di Federico Cirigliano
POLITICA, SINISTRA ANALISI SEMISERIA - Con il giuramento del Governo Letta si allunga sul profilo dell’Italia in crisi l’ombra lunga dello scudo crociato. La nascita del mastodonte partorito dal patto di ceramica sigillato dalla forza centripeta casiniana (che si fregia del simbolo storico del vecchio partitone nazional-popolare) in alleanza col blocco Monti, ha relegato i gruppi alternativi ad un ruolo che definire marginale è un eufemismo. Al di là del MoVimento di Grillo, che lo stesso comico genovese insiste nel definire estraneo rispetto agli attuali standard politici, resiste una sparuta rappresentanza costituita dagli ex compagni di coalizione di Bersani.
Se è vero com’è vero che la storia insegna ma non ha scolari, sembra altrettanto inoppugnabile l’osservazione secondo la quale l’area riformista necessita di volti nuovi e progetti vincenti. Ora, sorvolando su Vendola e i democratici, la cui consistenza percentuale in previsione delle prossime tornate elettorali va verificata, rimane privo di guide autorevoli un ampio spazio capace di convogliare e raccogliere le istanze di cambiamento extraparlamentari.
Aprire al popolo della rete? Pescare tra indecisi e delusi con approccio cauto? Svicolare a tutta mancina? Oppure rimpolpare dall’interno la carcassa del PD come propone Barca? Virata socialisteggiante di difficile realizzazione con Renzi in rampa di lancio. La ricostruzione a sinistra assume spesso i contorni della farsa. Ricostruzione o ricreazione? Certo, la campanella è suonata da un pezzo.