mercoledì 1 maggio 2013

Politica, Letta incontra i leader europei mentre in Italia c'è già chi lo minaccia


di Federico Cirigliano

POLITICA, FRAGILITA ITALIA EUROPA LETTA MERKEL HOLLANDE VAN ROMPUY - Incassata la fiducia da entrambi i rami del Parlamento, il neo-Premier Letta è partito per incontrare la cancelliera Merkel, Hollande e, infine, il Presidente del Consiglio europeo Van Rompuy a Bruxelles.
La questione dei rapporti continentali assume importanza capitale nel momento in cui il Governissimo annuncia di voler ridiscutere la politica dell’Unione in materia economica e fiscale.
Curioso, in questo senso, sia proprio Scelta Civica a sostenere con maggior convinzione una maggioranza all’interno della quale il partito che per mesi ha descritto Monti e i suoi Ministri come un manipolo di sanguisughe incompetenti riveste ora un ruolo di assoluto rilievo. Berlusconi che minaccia il ritiro dell’appoggio PdL in caso di mancata abolizione dell’IMU sulla prima casa rappresenta soltanto la prima avvisaglia di un cammino in salita.
L’asse Francia-Italia, lo sostengono navigati analisti, può significare una spinta decisiva in direzione di un’Europa orientata alla crescita. Ma perché nei consessi internazionali si tenga conto delle richieste di un Paese è necessaria la realizzazione di una politica unitaria innanzitutto a livello nazionale.
La convergenza programmatica, allo stato attuale, non poggia su basi sufficientemente solide; il tanto criticato quanto delicato equilibrio istituzionale raggiunto con l’accordo tra (in linea teorica) opposte fazioni, non può vivere di veti incrociati ed estenuanti tiri alla fune.

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