di Federico Cirigliano
POLITICA, CONDANNA BERLUSCONI PARADOSSO PD - Con la conferma in appello dei
quattro anni di reclusione per Silvio Berlusconi nell’ambito del processo
Mediaset, esplode deflagrante la contraddizione interna al blocco di
maggioranza.
Il PdL si prepara alla
manifestazione di Brescia, attestato di solidarietà al leader e attacco
frontale nei confronti dei giudici di Milano, mentre il Presidente del
Consiglio prosegue nella trafila di incontri istituzionali in cerca di consensi
europei alla nuova strategia economica italiana frutto delle larghe intese.
In buona sostanza, quella che il
capo della coalizione di centrodestra ha sempre definito (e tuttora definisce)
“sinistra”, si trova in una situazione simile a quella del manzoniano vaso di
terracotta costretto a viaggiare fra vasi di ferro. Due, nello specifico.
Da una parte lo strano alleato
alle prese con le solite magagne giudiziarie dell’ex Premier; dall’altra, anche
peggio, lo sbigottimento del proprio elettorato. Per mettersi oggi nei panni di
chi ha votato PD, in effetti, ci vuole del coraggio.
Come si muoveranno esponenti di
Governo e dirigenti di partito, dimissionari o meno, rispetto all’eterna
discussione sui rapporti politica-magistratura? Il trend è talmente fluido che
sembrerebbe fisiologico un certo disimpegno dialettico in casa democratica.
Quasi un obbligato disinteresse.
Alla giornata bresciana dovrebbe
affiancarsi poi un presidio nel capoluogo lombardo, in riferimento alle udienze
per il caso Ruby. Stesso discorso di cui sopra: i vecchi avversari del
Cavaliere tacciono.
Nessun commento:
Posta un commento