lunedì 6 maggio 2013

Politica, la Kyenge propone e la destra insorge: quante grane per Letta

di Federico Cirigliano

POLITICA, PROPOSTE KYENGE DESTRA INSORGE GRANE LETTA - Già con la nomina e il giuramento di Cécile Kyenge, primo Ministro di colore (meglio, fieramente “nera”, come ha tenuto a precisare la diretta interessata) della storia della Repubblica, discutibili protagonisti della vita politica nostrana avevano sollevato un polverone notevole. Stante che in un Paese degno della P maiuscola, i Borghezio e i Boso non troverebbero spazio nemmeno all’osteria.
Ma sforzandosi di tralasciare le vergognose esternazioni razziste dell’imbecille di turno, è proprio in riferimento ai disegni di legge annunciati dalla responsabile del dicastero per l’Integrazione che sta crescendo un acceso dibattito istituzionale, in attesa che la discussione si trasferisca in Parlamento.
Due, in sostanza, le proposte sul tavolo: abrogazione del reato di clandestinità, in merito al quale la Corte di Giustizia Ue aveva dato parere negativo, e introduzione del cosiddetto ius soli, ovvero l’acquisizione della cittadinanza con la nascita nel territorio dello Stato. Gli inasprimenti relativi alla gestione dei flussi migratori introdotti con la legge Bossi-Fini, e implementati dal terzo Governo Berlusconi, non hanno prodotto effetti significativi. A suo modo rivoluzionario il discorso riguardante il diritto di cittadinanza, regolato in maniera differente da nazione a nazione e ancorato in genere al principio dello ius sanguinis, ad esclusione degli esempi storici rappresentati da Francia e Stati Uniti.
Immediato il coro di critiche da destra, Lega in testa. E anche il PdL, in osservanza all’indissolubile alleanza col partito di Maroni, per bocca dell’ex Presidente del Senato Schifani chiede un deciso dietrofront. Nuove grane per Letta, la cui giacca sta subendo frequenti strattoni ad appena una settimana dall’insediamento. Dovrà abituarsi.

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