giovedì 9 maggio 2013

Politica, Il Governo dei giovani? Uno specchietto per le allodole

di Federico Cirigliano 

POLITICA, GOVERNO GIOVANI SPECCHIETTO ALLODOLE - Prima la nomina dei sottosegretari e dei viceministri: quaranta in tutto, come i ladroni. Quindici in più rispetto al Governo Monti, comprese almeno un paio di presenze discusse e discutibili. Vedi Gianfranco Miccichè, referente storico della destra berlusconiana in Sicilia sponsorizzato da Marcello Dell’Utri, alla Funzione Pubblica. Vedi Michaela Biancofiore, la cui delega è stata trasferita dalle Pari Opportunità alla Pubblica Amministrazione, nell’occhio del ciclone per via delle sue dichiarazioni omofobe e protagonista di un acceso scambio di battute con la comunità gay e le associazioni di attivisti.

Quindi la vergogna (non si può definire diversamente) delle Commissioni, con la riproposizione spudorata di tutti quei nomi accantonati per manifesta impresentabilità al momento della formazione dell’esecutivo. Incarico al marito del Ministro De Girolamo, il deputato Francesco Boccia, quasi a suggellare il contemporaneo matrimonio politico PD-PdL. Cicchitto, Matteoli, Capezzone, Sacconi, Formigoni e La Russa; manca giusto Gasparri. La ciliegina sulla torta è l’ex IdV Razzi, segretario della Commissione Esteri del Senato.

Infine la farsa Nitto Palma, fra i protagonisti dell’”assedio” alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano, eletto Presidente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama con l’astensione del Partito Democratico. Un modo triste per lavarsene la mani in barba allo sgomento, ormai misto a rassegnazione, della base, nonché l’ennesimo suicidio politico in piena regola. Chissà se programmato... certo, la sensazione è che la squadra di Letta, rinnovata nelle facce (o forse solo nelle intenzioni) per espressa volontà di Napolitano, assomigli tanto a un grande tappeto sotto il quale gettare la solita polvere.

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